lunedì 27 ottobre 2008

Colpo di Frusta

La lesione dei tessuti molli in seguito a colpo di frusta cervicale rimane tra i disturbi più enigmatici e contraddittori di tutte le patologie dell’apparato locomotore e la sua definizione, descrizione e previsione a lungo termine rimangono ancora alquanto elusivi.
Per molte patologie è invalso delegare il compito diagnostico ad indagini strumentali con elevato valore predittivo. Di fronte a questo tipo di lesioni nonostante l’esistenza di sofisticatissimi strumenti diagnostici, i clinici rimangono spesso spiazzati ed imbarazzati di fronte al preciso inquadramento delle lesioni da colpo di frusta, chiedendosi se sono disturbi reali o immaginari, se ad essi è possibile offrire un reale substrato obiettivo, qual è la via migliore per curarli, e soprattutto qual è la loro prognosi.
Negli ultimi cinquant’anni ha, dunque, assunto una sempre più crescente importanza clinica e medico legale la necessità di valutare, quantificare e prevedere gli esiti a distanza dei pazienti con colpo di frusta cervicale.
Dopo anni di esperienze collettive e di autorevoli revisioni sull’argomento, ci siamo accorti quanto sia fondamentale un approccio clinico, con meticolosa registrazione dei sintomi riferiti dai pazienti (storia clinica) e dei segni riscontrati all’esame obiettivo.
La valutazione clinica deve essere la più ampia possibile, tenendo in considerazione il presente (ed il pre-esistente) del paziente, cercando, poi, di intravederne il futuro. Tentare di curare primariamente il “sintomo dolore” nel paziente con recentissimo colpo di frusta, senza considerare la possibilità di evitare i potenziali esiti a distanza o considerare guarito il paziente una volta regredito unicamente il dolore o recuperato il danno neurologico che presentava in fase acuta, senza considerare la situazione funzionale familiare o lavorativa possono essere degli errori. Non si può infatti considerare il paziente come una lesione distorsiva cervicale e non come un essere umano, dimenticando quindi le imprescindibili aspettative soggettive che devono ricomporsi dopo l’evento traumatico, compreso il sentimento di rivalsa, di giustizia, di controllo a proprio favore della situazione assicurativa che possono essersi ingenerati.
Scopo di questo capitolo è descrivere gli effetti a breve termine e quelli a lungo termine (con descrizione sistematica delle lesioni dei tessuti molli) per il paziente con colpo di frusta, tenendo a mente che la conoscenza dei primi è di fondamentale importanza per la previsione ed il giusto inquadramento (clinico e riabilitativo) dei secondi.