sabato 5 gennaio 2008

Lombalgia - mal di schiena
Dall'80 al 90% delle persone adulte sperimentano il mal di schiena (o lombalgia) nel corso della propria esistenza e il 75% in età lavorativa. In considerazione del fatto che colpiscono l'uomo nella sua età più produttiva, dai 40 ai 50 anni, le lombalgie hanno un costo sociale e sanitario enorme per spese mediche e per giornate di lavoro perse.
Nell'80%-90% dei casi si tratta di algie comuni non correlate a cause specifiche. Fra le cause più significative riferite dagli studiosi per queste forme, vi sono le posture e i movimenti incongrui, il sovrappeso, gli stress psicologici e una forma fisica scadente.
Secondo Waddel si è evidenziata la necessità, nella pratica clinica, di favorire un "approccio attivo" per curare la persona colpita da mal di schiena nella sua globalità ricorrendo ad un coinvolgimento diretto del paziente, come accade nella Back School. Peraltro anche il riposo a letto ha dimostrato di essere non solo inutile, ma addirittura dannoso. Anche in fase acuta, quindi, si deve favorire un approccio il più possibile attivo.
Data la sua caratteristica di benignità, ma anche di cronicizzazione e di recidive, è tra le situazioni patologiche che più hanno visto confluire su di sè l'interesse di varie figure professionali (mediche, paramediche) e non (ciarlatani di ogni tipo).
Anche il campo della cinesiterapia è stato caratterizzato dal fiorire negli anni di molteplici scuole per affrontare il mal di schiena, che a volte si mantengono entro canoni scientifici ed a volte sconfinano nel fideismo.
[Fonte: Gruppo di Studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali]

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