mercoledì 7 dicembre 2011

The Evidence for Efficacy of Osteoporosis Treatment in Men with Primary Osteoporosis: A Systematic Review and Meta-Analysis of Antiresorptive and Anabolic Treatment in Men

Revisione Scientifica: Dott. Dante Dallari

Le fratture da osteoporosi, soprattutto quelle a carico dei corpi vertebrali e del femore prossimale, sono una delle principali cause di morbidità nella popolazione di molte regioni del mondo.
Il rischio di frattura da fragilità ossea legata all’osteoporosi in un paziente maschio di età maggiore di 50 anni, nell’arco del resto della vita, è di circa il 13%. Benché tale rischio sia inferiore a quello presente nella popolazione femminile, stimato sul 40%, l’aumentare dell’aspettativa di vita sta causando la crescita della spesa sanitaria per il trattamento di questa patologia.
In generale l’osteoporosi nel paziente maschio riconosce delle basi eziologiche leggermente diverse rispetto alla popolazione femminile. È infatti differente la prevalenza e l’entità della carenza di ormoni sessuali oltre all’influsso di fattori ambientali come fumo, alcool e rischio di caduta. A questo si aggiungono anche differenze patofisiologiche e nella struttura ossea.
A seguito di queste differenze determinare l’efficacia dei trattamenti farmacologici, sia anti-riassorbitivi che anabolici, nell’aumento della Bone Mineral Density (BMD) e nella prevenzione delle fratture da fragilità ossea nella popolazione maschile facendo riferimento ai dati disponibile sulla popolazione femminile potrebbe rappresentare una fonte di errore.
In una meta analisi condotta da Schwarz e colleghi[1] è stata valutata la letteratura al momento disponibile sull’argomento. L’obiettivo primario dello studio era di vedere l’impatto dei trattamenti farmacologici sulla riduzione del rischio di fratture, valutando studi controllati che definissero una popolazione maschile ad un follow-up di almeno 12 mesi nei caso di farmaci anti-riassorbitivi (alendronato, risedronato, ibandronato, zoledronato, miacalcic nasale) e di 6 mesi per i farmaci anabolici (teriparatide, preotact).
Pur non riscontrando gli autori un numero sufficiente di studi specifici tale da evidenziare l’effetto del trattamento nella prevenzione delle fratture, è stato possibile analizzare l’impatto sulla BMD. Rispetto al placebo i trattamenti, sia anti-riassorbitivi che anabolici, hanno presentato un effetto sull’aumento della BMD simile a quello nella popolazione femminile, confermando quindi l’indicazione nel trattamento dei maschi affetti da osteoporosi.

Bibliografia[1] Schwarz et al. The Evidence for Efficacy of Osteoporosis Treatment in Men with Primary Osteoporosis: A Systematic Review andMeta-Analysis of Antiresorptive and Anabolic Treatment in Men. Journal of Osteoporosis Vol 2011, Article ID 259818, 9 pages

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